La guerra dei Meeple

I Meeples sono i piccoli e pratici omini stilizzati, generalmente in legno, che molti giochi hanno adottato per indicarne i propri personaggi. Oggi sono disponibili in una vasta gamma di forme e dimensioni, assumendo diverse funzioni come, ad esempio, quella di segnare i progressi dei punti vittoria dei giocatori, oppure di in rappresentanza dei lavoratori dai “mestieri” più stravaganti. Secondo la leggenda, il termine Meeple fu coniato intorno alla fine del 2000 da Alison Hansel che lo utilizzò come abbreviazione di “My People” per indicare le proprie pedine in Carcassonne. Oggi la loro popolarità e il loro utilizzo sono divenuti la norma e praticamente ogni gioco che necessita di pedine ha i propri Meeple. L’autore Max Valembois si è chiesto cosa facessero prima di popolare la città di Carcassonne e ciò che ne è uscito fuori è questo simpatico La Guerra dei Meeple, recentemente tradotto e distribuito in Italia da Cranio Creations.

Materiali

Se negli altri giochi da tavolo i Meeple sono soltanto dei “segnalini al servizio del gioco”, nella Guerra dei Meeple diventano i protagonisti di un’agguerrita battaglia. All’interno della coloratissima scatola troviamo diversi materiali suddivisi in 4 colori per ogni giocatore: 13 Meeple, 10 edifici disegnati su una tessera esagonale che da un lato raffigura l’edificio in costruzione e dall’altro l’edificio costruito, 1 lavoratore, 1 villaggio circondato da un fiume che rappresenta la zona di partenza, 1 tessera “porta del villaggio”, 1 tessera “piramide della reputazione, 1 deposito e 1 tessera “albero che nasconde la foresta”. I materiali sono numerosi e nel complesso ben realizzati, l’unico appunto che ci sentiamo di sottolineare risiede nella scelta del materiale, un pò leggerino, delle tessere villaggio. In realtà questa scelta è dovuta al fatto che sopra il villaggio andranno posizionati nel corso del gioco le varie costruzioni ma questo non toglie che bisogna maneggiarle con cura per non rovinarle.

Il gioco

Il turno di gioco si svolge in 5 semplici fasi:

Bonus Territori
La prima azione consiste nel calcolare i bonus derivanti dal terreno guadagnato nel turno precedente. Quando i giocatori esplorano la mappa con i propri Meeple possono scoprire particolari aree che forniscono dei bonus specifici come la miniera, la torre di guardia, l’altare degli antichi dei, etc. Questi bonus vengono risolti durante questa fase del turno e possono essere attivati soltanto se sulla superficie del terreno sono presenti due Meeples.

Movimento Lavoratori
La seconda fase prevede il progresso delle costruzioni con lo spostamento dei lavoratori (simboleggiato da un cubo di legno) negli edifici in costruzione oppure negli edifici già costruiti. Se un lavoratore raggiunge l’ultima casella, l’edificio viene girato sul lato “costruito” e il lavoratore posizionato sulla posizione di partenza del percorso azione. Il giocatore ha l’obbligo di muovere i suoi lavoratori in ogni turno e non è consenito evitare questa azione. Per questa ragione è richiesta una buona dose di strategia per pianificare attentamente ogni mossa prima ancora di decidere l’edificio da costruire.

Svolgimento azioni edifici
Se, con l’azione precedente, un lavoratore è giunto nello spazio azione di un edificio, beneficia dell’azione corrispondente in questa fase del turno. Se si possiedono più edifici è possibile deciderne liberamente l’ordine in cui vengono risolte le azioni da compiere.

Movimento Meeple sul campo di battaglia
In questa fase è possibile muovere i propri Meeples di uno spazio. Se la pedina si sposta su uno spazio vuoto, si aggiunge casualmente un territorio dalla pila. Vi sono diverse tipologie di territori che hanno azioni ed effetti differenti. Le caverne, ad esempio, permettono di far avanzare il proprio Meeple in un altro territorio nella distanza massima di due spazi. L’altare degli Antichi Dei, invece, permette di sacrificare uno o più Meeple alla divinità per distruggere un Meeple nemico che si trova a una distanza massima di due esagoni.

Risoluzione
Questo è l’ultimo turno del round di gioco in cui vengono risolte tutte le azioni di gioco come esplorazioni, battaglie e distruzione degli edifici. Dapprima, dunque, se il Meeple di un giocatore si trova in uno spazio vuoto, si pesca una carta territorio dalla pila e si piazza a faccia in su al di sotto della pedina. Il posizionamento degli esagoni territorio segue le usuali regole (i lati devono coincidere con lo stesso tipo di territorio).
Successivamente, vengono svolte le battaglie tra i Meeple che si trovano all’interno dello stesso esagono. A questo punto i giocatori rimuovono, a turno, il proprio Meeple finché non ne resta soltanto uno. Il giocatore che ha ingaggiato la battaglia guadagna 1 punto eroismo per ogni Meeple perso in battaglia mentre il difensore ottiene 1 punto eroismo per ogni 2 meeple nemici distrutti. Ogni punto eroismo guadagnato, permette di far avanzare il punteggio sulla Scala punti Eroismo. L’ultima azione da risolvere è la distruzione degli edifici. Se viene occupato l’ultimo spazio Difesa di un edificio, questo viene distrutto. I meeple che occupano la struttura vengono rimossi e posti nella Montagna della Reputazione mentre il giocatore ottiene 1 punto vittoria per ogni pedina posizionata.

La rivolta delle pedine

Da come si evince dalla descrizione del turno di gioco, le battaglie rappresentano il modo migliore per ottenere punti vittoria e raggiungere i 6 necessari per vincere la partita. Lo svolgimento del gioco, però, presenta differenti approcci, potenziamenti e territori speciali che arricchiscono le dinamiche di gioco e rendono lo svolgimento più articolato di quanto possiamo scrivere in questa recensione. La Guerra dei Meeple è pertanto un gioco di strategia in cui è necessario pianificare in anticipo le proprie mosse, prendendo in considerazione il tempo di costruzione degli edifici e l’esplorazione della mappa. Un gioco che predilige un’altissima interazione con gli altri giocatori senza trascurare le opzioni a disposizione di ognuno. Le risorse sono risicate e vanno gestite con oculatezza.
Nelle nostre partite abbiamo potuto notare come il gioco abbia una buona scalabilità, sebbene sia preferibile giocare con tre o quattro giocatori. Il gioco in coppia non offre lo stesso divertimento e la stessa competizione delle partite con più giocatori. La rigiocabilità, infine, è garantita dalla casualità con cui viene formata la mappa di gioco e dal fatto che ad ogni partita i giocatori potranno, di fatto, costruire soltanto una parte dei 9 edifici disponibili.

Cosa ne pensiamo?

La Guerra dei Meeple è un gioco per tutte le tipologie di giocatori, dalle partite molto rapide (30-60 minuti). Una volta superata la fase di apprendimento delle regole, soprattutto perché il regolamento ci è sembrato un po’ confusionario e poco lineare, le partite scorrono via velocemente e senza intoppi. La componente tattica rappresenta il cuore pulsante del gioco mentre le diverse combinazioni degli edifici da costruire ad ogni partita, permettono di rigiocarlo diverse volte senza avere la sensazione di volere qualcosa in più.

Ringraziamo Cranio Creations per aver messo a disposizione la copia per questa recensione.

La Guerra dei Meeple

Dettagli

  • Autore: Max Valembois
  • Illustrazioni: Anne Heidsieck
  • Editore: Cranio Creations (IT)
  • Giocatori: 2-4
  • Genere: Controllo del Territorio, Piazzamento Lavoratori, Strategia
  • Durata: 30-60 min.
  • Prezzo: 32,95€
  • Dip. Lingua nessuna
  • 6/10
    Realizzazione - 6/10
  • 6.9/10
    Meccaniche di gioco - 6.9/10
  • 6.5/10
    Componenti - 6.5/10
  • 6.9/10
    Divertimento - 6.9/10
  • 7/10
    Scalabilità - 7/10
  • 7/10
    Rigiocabilità - 7/10
  • 7.2/10
    Prezzo - 7.2/10
6.5/10

Riassunto

La Guerra dei Meeple è un gioco per tutte le tipologie di giocatori, dalle partite molto rapide (30-60 minuti) in cui la componente tattica rappresenta il cuore pulsante del gioco mentre le diverse combinazioni degli edifici da costruire ad ogni partita, permettono di rigiocarlo diverse volte senza avere la sensazione di volere qualcosa in più.

Alessandro Cilio

Ha studiato all'università di Bologna dove ha conseguito la laurea in Antropologia Culturale ed Etnologia. In ambito accademico è appassionato di archeologia e paleontologia dalla tenera età di 6 anni. Nella bella stagione ama scorazzare tra le montagne dell'Aspromonte e sfrecciare con i pattini nel bellissimo lungomare di Reggio Calabria. In autunno non va in letargo e quando è lontano dallo schermo del computer per scrivere articoli, racconti di fantascienza oppure la prossima avventura di D&D in cui far morire il suo party, si dedica alle sue altre passioni: gioca ai videogame, guarda serie tv, legge libri di fantascienza e suona col suo inseparabile basso. Tipologia di boardgame preferiti: German / Giochi preferiti: Istanbul / Caverna / Orleans / Tiny Epic Galaxy